Chi è

Zatti?

 

Infermiere e religioso salesiano.

Per cinquant’anni si è dedicato alla cura dei poveri e dei malati di Viedma, Río Negro. Lì diresse uno dei primi ospedali della Patagonia argentina.

Un santo per tutta la Famiglia Salesiana.

 

Artemide Zatti (Italia 1880 – Argentina 1951)

01.

Migrante

02.

Credente

03.

Salesiano

04.

Infermiere

05.

Santo

Un riassunto della sua vita, in cinque minuti

Il parente

di tutti i poveri

01.

Migrante

Speranza di fronte alle avversità.

Artemide Zatti é nato a Boretto (Reggio Emilia, Italia) il 12 ottobre del 1880.

La sua familia spinta dalla povertá, emigró all’Argentina nel 1897 y si stabilí a Bahía Blanca.

Lí Artemide cominció a frequentare la parrocchia gestita dai Salesiani di Don Bosco, religiosi cattolici educatori ed evangelizzatori della gioventú piú povera ed abbandonata.

02.

Credente

La fede per superare la sua malattia e guidare la sua vocazione.

A vent’anni entró al seminario di formazione dei salesiani nella localitá di Bernal, a Buenos Aires.

Gli fu affidato un giovane sacerdote che aveva tubercolosi. Artemide contrarre pure la malattia.

Nel 1902 fu inviato all’ospedale di “San José” a Viedma. Fu accolto dal sacerdote salesiano e medico Evasio Garrone.

Con lui chiede e ottiene da Maria Ausiliatrice la grazie della sua cura e gli fa la promessa
a Dio di dedicare la sua vita a curare gli ammalati.

03.

Salesiano

 

Uomo gioioso che sta con Don Bosco

Nel 1908 dopo avere ricuperato la salute é ammesso ad entrare alla Congregazione Salesiana come fratello coadiuture.

Cominció a lavorare nella farmacia annessa all’ospedale, l’unica del paese.

Dopo la morte del padre Garrone nel 1911, Zatti rimane per completo incaricato dell’ospedale: uno dei primi in Patagonia Argentina.

04.

Infermiere

 

La carità per accompagnare chi soffre.

All’ospedale di Viedma fu il luogo dove é cresciuta la sua santitá. La sua giornata cominciava presto:

“Alle 4,30 levata. Maditazione e santa messa. Visite a tutti i padiglioni. Poi in bicicletta andava a far visite ai malati della cittadina. Dopo il pranzo c’era una entusiasta partita alle bocce con i convalescenti.

Dalle 14 alle 18 altre visite ai malati interni ed esterni dell’ospedale. Poi fino alle 20 ore lavorava in Farmacia e poi un’altra visita ai padiglioni.

Fino alle 23 studio e letture ascetiche. Dopo si coricava e permaneva a disposizione per qualunque bisogno dei malati“.

Nel 1914 sceglie la cittadinanza argentina.
Nel 1917 ottiene nella ‘Universalidad de La Plata’ il titolo: “Idonio in farmacia”, e un pó dopo anche quello di “Farmacista”.

Il Don Zatti dedicará cuarant’anni della sua vita consacrata, a servire gli ammalati della zona di Viedma e Carmen de Patagones, in speciale i piú poveri.

Nel 1950 Zatti cade dalle scale ed é obbligato al riposo. Dopo alcuni mesi gli appaiono i sintomi di un cancro. Morí il 15 marzo del 1951.

05.

Santo

 

Dono per il Popolo di Dio che soffre, crede e confida

Zatti amó i suoi malati in modo davvero commovente. In loro vedeva lo stesso Gesucristo.

Fedele allo spirito di Don Bosco, sviluppó una instancabile attivitá durante tutta la sua vita, eccetto i cinque giorni che era in carcere… per avere ricevuto all’ospedale un carcerato que poco dopo scappó via.

Ma soprattutto , Zatti fu un uomo di Dio. Un medico dell’ospedale disse: “Credo in Dio da quando ho conosciuto al signor Zatti.”

La sua fama di “infermiere santo” si estese rápidamente, e la chiesa dell’opera salesiana dove riposano i suoi resti, si é convertita in un luogo di venerazione popolare.

Cinque anni dopo la sua norte, il popolo di Viedme gli fece un monumento. Nel 1975 la comunitá gli cambió il nome all’ospedale regionale e gli mise: “Artémides Zatti”.

Nel 1977 i vescovi dell’Argentina chiesero al Papa di iniziare il proceso per dichiararlo santo.

Il 14 aprile del 2002 il Papa Giovanni Paolo II lo dichiaró beato della Chiesa cattolica.